Counselor e supporto psicologico
Il Counseling è una forma di consulenza alla persona che si avvale di tecniche e abilità “professionali” atte a favorire e facilitare un processo auto-esplorativo e di acquisizione di consapevolezza e ricostruzione delle cause di un momento emotivamente critico.
Professione trasversale a molte altre, esso si colloca nell’area di confine tra l’educazione al benessere mentale e l’incremento dei talenti personali utili alla crescita psicologica dell’individuo. In tal senso, si rivolge a CHI vive una condizione conflittuale ma non patologica, connessa all’area della comunicazione e della relazione interpersonale.
Non è psicoterapia, è RELAZIONE D’AIUTO PROFESSIONALE.
In un ciclo di incontri che vanno da un minimo di 10 ad un massimo di 15, la persona viene “aiutata ad aiutarsi” per ri-trovare le risorse interiori e gli strumenti necessari per superare il disagio di natura emozionale e relazionale.
Gli obbiettivi del Counseling sono:
- L’incremento del livello di CONSAPEVOLEZZA individuale
- L’acquisizione di una maggiore autonomia decisionale
- L’interiorizzazione di un “metodo” traducibile in una maggiore motivazione e sentimento di competenza personale
- Il raggiungimento di un maggior grado di ben-essere
Le potenzialità del COUNSELING vanno oltre l’ambito individuale interessando molteplici campi nei quali la qualità della comunicazione interpersonale è basilare per un funzionamento corretto della relazione.
I campi più trattati e di maggiore interesse di tale disciplina sono la famiglia, la scuola, le comunità, le strutture socio-sanitarie.
Nella scuola le competenze di counseling favoriscono la qualità del lavoro degli insegnanti nonché il confronto fra gli stessi. La presenza di “sportelli d’ascolto” per studenti, genitori ed insegnanti sono una risorsa preziosa per la prevenzione di problematiche sociali sempre più diffuse quali bullismo, stalking, mobbing etc.
L’ambito socio-sanitario è il campo di elezione dell’operatività del Counseling. Il paziente deve gestire sofferenze e disagio emotivo. Il Counselor interviene su vari fronti:
- Gestire la sofferenza e il disagio emozionale
- Identificare i bisogni, le paure, le problematiche specifiche
- Intervenire con eventuale mediazione familiare
- Sostenere il paziente nell’acquisizione di nuove abitudini in relazione alle terapie da effettuare
- Collaborare sinergicamente con le figure sanitarie
L’introduzione di questo tipo di assistenza e di supporto per il paziente, è una novità assoluta nelle nostre realtà sanitarie, ancora lontane dalla consapevolezza dell’importanza di questo aspetto, da decenni divenuto di routine nei paesi, soprattutto anglosassoni, dove il benessere psico-fisico del paziente, sia esso un atleta, un lavoratore o un pensionato è di capitale importanza, laddove un evento traumatico o patologico rappresentano uno stress significativo, molto spesso con conseguenze rilevanti ed implicazioni non trascurabili nella vita del soggetto, sia dal punto di vista lavorativo che sociale: assenza dal lavoro, perdita della capacità di reddito, carriera sportiva, implicazioni familiari e sociali, dolore cronico, diminuzione dell’autonomia.
Fortunatamente, nella maggioranza dei casi, l’evoluzione naturale è piuttosto benevola e “perdona” o compensa molte cose, ma esistono indubbiamente dei casi che, per gravità della patologia e/o per complessità e durata del trattamento, necessitano di un aiuto che va oltre il gesto terapeutico fisico.
La professione di Counseling è regolamentata dalla Legge n.4 del 14 gennaio 2013, pubblicata nella G.U. n.22 del 26 gennaio 2013.