Soffro della sindrome del tunnel carpale

La sindrome del tunnel carpale provoca formicolii a livello della mano. Può essere tuttavia efficacemente trattata.

Cos'è la sindrome del tunnel carpale?
Il tunnel carpale è una zona localizzata tra il polso e un legamento inestensibile che collega le ossa tra loro.
Questo canale, a mo' di solco, è attraversato da un nervo (il nervo mediano) il cui ruolo principale consiste nel trasmettere la sensibilità a determinate dita.

tunnel carpale

Questo solco rigido è inestensibile: in altri termini, qualsiasi aumento del volume attribuibile a uno dei suoi componenti (legamento, tendine) o a depositi di sostanze si traduce in una maggior pressione all'interno del tunnel con una conseguente pressione del nervo mediano.
La compressione del nervo compromette la trasmissione nervosa e la sensibilità proveniente dalle dita ne risulta pertanto alterata. Questa compressione può inoltre causare disordini alla motricità delle dita con un conseguente rischio di amiotrofia (perdita del trofismo muscolare).

Quali sono le cause del dolore?
Nella maggior parte dei casi, la ragione che è all'origine dell'aumento di pressione nel tunnel carpale è ignota. La sindrome del tunnel carpale è più frequente nelle donne, specie durante la menopausa.
Può trattarsi di un'infiammazione della membrana sinoviale che circonda i tendini flessori, come nel caso della poliartrite o in presenza di sforzi manuali ripetuti. La causa può anche essere ricercata in traumi frequenti e ripetuti del polso. Infine, questa sindrome può comparire anche nel corso di una gravidanza, in caso di diabete o in presenza di determinate affezioni endocrine. Il sovraccarico ponderale (sovrappeso) rappresenta un fattore aggravante.

Come si manifesta?
Le donne sono maggiormente colpite rispetto agli uomini. La sindrome compare di norma dopo i 40 anni.
I primi sintomi si manifestano sotto forma di formicolii, gonfiori, sensazioni di scariche elettriche, specialmente di notte, che possono svegliare bruscamente chi ne soffre e obbligarlo a muovere o sfregare le mani. I dolori possono irradiarsi all'avambraccio, o addirittura alla spalla. Durante il giorno, i dolori sono generalmente intermittenti e si intensificano quando si utilizza la mano.

Come evolve questa patologia?
Se non correttamente trattata, la sensibilità delle dita delle mano diminuisce. Il pollice s'indebolisce e il soggetto può fare fatica a realizzare alcuni movimenti.
In taluni casi, il volume dei muscoli del pollice si riduce visibilmente con conseguente atrofia muscolare. Queste anomalie elettriche possono essere registrate da un elettromiografo (EMG) in grado di confermare la sofferenza del nervo mediano.
Questa patologia può rientrare nella categoria delle malattie professionali laddove la professione svolta imponga movimenti ripetitivi con flessione del polso.

Quali sono i trattamenti consigliati?
I movimenti ripetitivi, che sono considerati in parte come causa della sindrome, devono essere evitati, mentre è consigliabile indossare un'ortesi di riposo (canale) durante la notte per mettere l'articolazione a riposo.
L'infiltrazione di corticosteroidi all'interno dello stesso canale, ad opera del proprio reumatologo, può risultare efficace in presenza di una compressione non eccessiva del nervo mediano.
Nel caso in cui i trattamenti medici non sortiscano gli effetti sperati o laddove la forma sia troppo grave sulla base della sintomatologia e degli esami strumentali(EMG), si procede a un intervento chirurgico. L'efficacia dell'intervento è dimostrata e duratura. Nuove tecniche endoscopiche consentono di limitare le incisioni visibili.
I movimenti ripetitivi delle mani e dei polsi favoriscono la comparsa della sindrome del tunnel carpale. Alcune categorie professionali sono più esposte di altre, specie chi lavora al computer, le cassiere, le segretarie, gli operatori su catene d'assemblaggio, i macellai, i chinesiterapeuti, i camerieri…

La sindrome del tunnel carpale può rientrare nella categoria delle malattie professionali, per questo è bene parlarne con il proprio medico.